La Procura di Tempio ha disposto il sequestro dello smartphone di una donna che sarebbe stata contattata da Emanuele Ragnedda subito dopo l’omicidio di Cinzia Pinna, avvenuto nella tenuta di Conca Entosa nella notte tra l’11 e il 12 settembre. 

La Pm Noemi Mancini, che conduce le indagini sull’omicidio assieme al Procuratore Gregorio Capasso, ha approfondito degli elementi che sono stati forniti dall’avvocato Umberto Furnari, che difende Rosa Maria Elvo, altra amica di Ragnedda che al momento risulta indagata per favoreggiamento. Stando a quanto trapela, sarebbero emersi elementi che hanno permesso di ricostruire contatti tra il reo confesso e la donna che ha subìto il sequestro, sia nelle ore precedenti al delitto che in quelle immediatamente successive. 

Ragnedda avrebbe preso accordi per un incontro nella tenuta, dove ancora si trovava il corpo della trentatreenne di Castelsardo. 

- Notizia in aggiornamento –   

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