Nuovo sopralluogo a Conca Entosa, il corpo di Cinzia spostato più volte? Da chi?
Ragnedda scagiona l'amica Rosa Maria Elvo: «Ho fatto di tutto per tenerla lontana da casa»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dall’autopsia sul corpo di Cinzia Pinna (oggi il conferimento dell’incarico) e dal nuovo sopralluogo a Conca Entosa, nel pomeriggio, si attendono ulteriori risposte sull’omicidio della 33enne di Castelsardo, uccisa dall’imprenditore del vino Emanuele Ragnedda.
La pm Noemi Mancini ha nominato un collegio di esperti: il medico legale Salvatore Lorenzoni, l’entomologa forense Valentina Bugelli, il tossicologo forense Silvio Chericoni. Assieme a loro, parteciperanno al sopralluogo i consulenti delle parti.
Il sopralluogo odierno nella tenuta di Ragnedda si concentrerà soprattutto sul luogo del ritrovamento del corpo. La Procura infatti ipotizza che ci siano stati diversi interventi successivi all’abbandono del cadavere, spostato con un piccolo escavatore e solo successivamente ricoperto con dei rami. Gli esperti cercheranno anche di capire se il corpo è stato spostato più di una volta.
Domani invece l’autopsia, chiamata ad accertare sul corpo della vittima eventuali altri colpi di pistola, oltre a quello sul viso riscontrato dalla tac, e se vi sia stata violenza sessuale prima dell’omicidio.
Tutti elementi utili a capire se qualcuno abbia aiutato Ragnedda a ripulire la scena del crimine e disfarsi degli effetti personali della vittima per cancellare le prove. L’imprenditore da un lato sta scagionando la sua amica, la ristoratrice Rosa Maria Elvo, 50 anni di San Pantaleo, indagata per favoreggiamento: «Non c’entra nulla, non ha avuto nessun ruolo, ho fatto di tutto per tenerla lontana dalla casa», ha detto. Le sue dichiarazioni invece non scagionano l’altro indagato, Luca Franciosi 26 anni, giardiniere lombardo. E c’è un’altra donna con cui Ragnedda avrebbe trascorso del tempo dopo l’omicidio: è stata identificata ma non è indagata.