Regione, dal ''black out'' sui beni demaniali alla revisione dello Statuto. Comandini: «Inizia una nuova fase»

21 maggio 2025 alle 14:23aggiornato il 21 maggio 2025 alle 14:24

Tempi maturi in Consiglio regionale per mettere mano a una delle priorità indicate a inizio legislatura. Ovvero la revisione dello Statuto e l'applicazione delle norme della carta autonomistica.

Ad annunciare l'inizio di una seconda fase è stato il presidente Piero Comandini. L'acccelerata sulla scia del recente caso di beni demaniali dismessi dallo Stato. L'avvio di una procedura di interesse coinvolgendo i privati, di fatto, ha fatto mancare quel trasferimento automatico alla Regione stabilito dall'articolo 14 dello Statuto. Dopo quello che è stato definito un blak out istituzionale, la Commissione Bilancio ha dato il via a un approfondimento anche normativo, con l'audizione dell'assessore Francesco Spanedda. Seduta chiusa, poi con l'immediato invito alla Giunta a far valere la norma statutaria nel confronto con il Governo. Il caso dei beni demaniali, offre dunque l'occasione per iniziare un piu' ampio lavoro sullo Statuto Autonomo. Iniziativa che non può che essere trasversale anche se l'opposizione avverte: «Evitare scontri con il Governo, serve un atteggiamento positivo». 

Le interviste a:

  • PIERO COMANDINI, PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE
  • ALESSANDRO SOLINAS, PRESIDENTE COMMISSIONE BILANCIO CONSIGLIO REGIONALE 
  • FRANCESCO SPANEDDA, ASSESSORE REGIONALE ENTI LOCALI - URBANISTICA 
  • ALDO SALARIS, VICEPRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE 
  • ANGELO COCCIU, CAPOGRUPPO FORZA ITALIA CONSIGLIO REGIONALE

Stefano Fioretti