Festeggiati in Consiglio regionale i 30 anni della Commissione Pari Opportunità. Momento di confronto per evidenziare i progressi nella cultura paritaria che si registrano soprattutto in campo professionale.

Nell'aula del palazzo di via Roma, diverse le testimonianze di donne che si sono affermate nel mondo imprenditoriale ma anche in magistratura e avvocatura.

Diverso il discorso in politica che resta ambito ancora molto maschile. Il presidente dell'Assemblea Michele Pais ha ricordato alcuni numeri emblematici che indicano la Sardegna una delle regioni più indietro: nelle 16 legislature su 1174 eletti, le donne sono 69, meno del 6%. E tra i consigli regionali d'Italia, quello sardo risulta 15° per presenze femminili.

La doppia preferenza di genere, approvata nella scorsa legislatura, è ritenuto un primo strumento che ha permesso di raddoppiare il numero delle donne elette, oggi salito a 8. Nell'occasione, celebrati anche i 20 anni dell'ingresso ufficiale delle donne nelle Forze Armate.

Non è mancato uno spazio musicale, eletto uno dei simboli delle pari opportunità. Un raro caso di donna che suona le launeddas, uno strumento considerato dai più prettamente per uomini. Ecco alcune delle protagoniste della cerimonia.

Le intervistate sono: Barbara Congiu, vicepresidente Commissione regionale Pari Opportunità; Anna Maria Busia, avvocato, ex consigliere regionale; Lia Serreli, direttore generale Gruppo L'Unione Sarda; Lucia Dilio, comandante compagnia Carabinieri Carbonia; Federica Lecca, musicista.
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