Il papilloma virus, molto più che un'infezione: il vaccino ci protegge dal cancro
Non una semplice infezione virale. Il virus della papilloma umano (noto con l’acronimo HPV) può determinare tumori dell’area genitale (collo dell’utero, vagina, vulva, pene), ano, laringe. Acquisito per via sessuale, può determinare un’infezione che rimane silente per molti anni. Dopo una lunga latenza in alcuni soggetti infettati da alcuni genotipi ad alto rischio possono comparire lesioni tumorali in grado di mettere in pericolo la vita dei soggetti infettati. Dagli inizi del 2000 è disponibile un vaccino che riduce significativamente la probabilità di sviluppare lesioni tumorali. Può essere somministrato alle femmine ed ai maschi: gli scienziati sottolineano l’importanza delle alte coperture vaccinali nei due sessi per ridurre la circolazione virale in comunità. Ideale la somministrazione in età adolescenziale prima dell’inizio dell’attività sessuale.
Come evidenziato dal Professor Giancarlo Icardi, ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Genova, il vaccino è efficace e sicuro. La somministrazione di tanti vaccini non altera la funzionalità del sistema immunitario. Le lesioni tumorali del collo dell’utero possono essere identificate precocemente mediante Pap test e ricerca del DNA del virus (prevenzione secondaria). Fondamentale migliorare le coperture in Sardegna per ridurre significativamente l’incidenza dei tumori causati da HPV.