La pioggia non ha fermato oltre 200 lavoratori e rappresentanti sindacali riuniti questa mattina fuori dallo stabilimento Eni-Syndial di Macchiareddu.

L'occasione è la prima giornata di sciopero in programma contro la cessione, da parte di Eni, degli asset cloro-soda, pontile e deposito costiero che rende incerto il futuro di circa 500 lavoratori diretti e dell'indotto. Lo sciopero continuerà domani e dall'11 al 15 gennaio.

"Chiediamo alle istituzioni e alle forze politiche di essere al nostro fianco in queste giornate di mobilitazione", è l'appello di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. "Possono sicuramente cambiare lo scellerato disegno che Eni ha immaginato mancando di rispetto alle istituzioni, ai sindacati e a tutto il territorio. Rimaniamo in attesa della convocazione, da noi richiesta, del presidente Christian Solinas in modo che possa illustrarci quali iniziative ha intenzione di mettere in campo per scongiurare le azioni unilaterali di Eni".
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