Da Nuoro "Aggiungi un posto all'Isola", l'inclusione sul palco: «Vogliamo lavorare»
Teatro Eliseo di Nuoro pieno. Sul palco una forma di inclusione concreta con "Aggiungi un posto all'isola", piccola variazione di un celebre spettacolo. Una storia che tutti conoscono. Una sedia vuota, una comunità che si stringe, una voce che chiama da lontano. Ma quando a raccontarla è chi di solito resta ai margini, quella storia diventa qualcosa di nuovo. Intorno a questo l'associazione L'isola di Nuoro, da sempre impegnata in progetti di inclusione e valorizzazione delle persone con disabilità, ha voluto costruire questo spettacolo. Sul palco attori con e senza disabilità. Un esperimento riuscito di teatro inclusivo, dove le barriere si trasformano in nuove forme espressive e ogni voce trova spazio. È la dimostrazione che l’inclusione non è un atto di carità, ma una ricchezza narrativa e umana, capace di generare bellezza e stupore. La regia è della coordinatrice Marika Scalas e i ragazzi dell'associazione sperano di portare lo spettacolo in altri centri. Per l'operatrice Giulia Tanda "un esperimento riuscito dove in scena c'è la bellezza della diversità". Per la vice presidente dell'associazione Tanina Farris "l'occasione per riflettere sulle tante barriere che queste persone affrontano, compresa quella del lavoro".