Ambulanti sassaresi ancora in piazza. Dopo le proteste dei giorni scorsi, in cui le motivazioni erano soprattutto di carattere sovracomunale (indennizzi ed esenzioni da imposte causa coronavirus), stamattina una partecipata e rumorosa manifestazione si è svolta a Sassari in Piazzale Segni, dove tradizionalmente si svolgeva il mercatino del lunedì, che coinvolgeva 120 banchi.

Un'ordinanza del sindaco Nanni Campus di sabato scorso ha smembrato il mercatino stesso per "ragioni di sicurezza e salute pubblica": 80 ambulanti potranno piazzare le loro mercanzie in Piazzale Segni, gli altri potranno scegliere tra un'area del mercato civico, Via Pirandello e Via Verona.

Gli ambulanti non ci stanno. "Gli spazi per tutti nel grandissimo Piazzale Segni ci sono - dicono in coro - diminuiamo un poco i metraggi di esposizione e aumentiamo di un metro le distanze tra un banco e l'altro. Semplicissimo".

Tale proposta è stata illustrata verso le 11 e 30 all'assessore comunale al Commercio Nicola Lucchi, che ha convocato d'urgenza una delegazione dei manifestanti. Lucchi ha preso atto delle proposte. L'ultima parola spetterà al sindaco.

Gli ambulanti non hanno intenzione di mollare. Giovedì altra manifestazione a Porto Torres. Il presidente regionale dell'ANA (Associazione Nazionale Ambulanti) Roberto Marongiu afferma sarcastico: "Ci stanno trattando come sacchi di spazzatura".
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