Divampa la polemica a Sassari sulla mancata partecipazione dell'Anpi alla cerimonia del 25 aprile.

"Inutile che si cerchino scuse, alla cerimonia di oggi come Anpi non siamo stati invitati dal sindaco Nanni Campus".

Non usa tanti giri di parole Thomas Arras, presidente della sezione Anpi di Sassari, oltre 300 iscritti. La cerimonia odierna si è svolta stamattina a ranghi ridotti a Palazzo Ducale, causa coronavirus. In realtà una circolare del Ministero dell'Interno, datata 22 aprile, ha stabilito che l'Anpi fosse uno dei soggetti aventi la titolarità ufficiale all'invito nonostante le restrizioni.

Eppure neanche questa circolare ha convinto il primo cittadino sassarese e il suo staff.

"Dopo aver saputo della circolare ministeriale, il 22 sera - spiega Arras - ho immediatamente contattato la Segreteria del sindaco, che mi ha risposto che si sarebbe fatta sentire. Il giorno seguente lo staff del primo cittadino mi ha garantito che avrei avuto comunicazioni. Ieri la Segreteria del sindaco, nonostante la circolare, - continua Arras - mi ha riferito che per motivi di sicurezza neanche una nostra delegazione avrebbe potuto partecipare alla cerimonia. Stamattina mi sono presentato lo stesso davanti al Comune e solo a fine cerimonia un funzionario della polizia mi ha detto verbalmente che sarei potuto entrare. Peccato che la cerimonia fosse già finita".

In effetti quella di stamattina è stata una cerimonia lampo e il sindaco non ha pronunciato nessun discorso. Il tutto è stato stigmatizzato anche in un polemico documento del centro sinistra.

"L'Anpi e i partigiani non meritavano questa umiliazione", conclude Arras. Già nel 2001, durante il suo primo mandato, il sindaco Nanni Campus fu al centro di roventi polemiche, che ebbero eco nazionale. Quell'anno infatti il 25 aprile non venne nemmeno celebrato dall'Amministrazione sassarese.
© Riproduzione riservata