Oggi l'Amministrazione comunale di Santa Maria Coghinas ha chiesto alla Regione lo stato di calamità naturale, in seguito al maltempo e alle abbondanti piogge di questi giorni che hanno compromesso il raccolto agricolo e le colture di carciofi in particolare, di cui il paese della bassa valle è uno dei leader di produzione in Sardegna. Nella delibera la Giunta comunale chiede inoltre alla Regione "l'adozione di misure straordinarie a tutela del territorio". Non è solo il comparto agricolo e agro-pastorale ad essere colpito, ma "anche l'interno e l'esterno del centro abitato, interessati da movimenti franosi". I danni ammontano a milioni di euro. A questi si aggiunge l'improvviso crollo sui mercati nazionali del prezzo del carciofo stesso, che fa precipitare ulteriormente la situazione. Gli agricoltori sono disperati. In diversi, come da filmato, si sono organizzati con idrovore per liberare i campi dall'acqua, che sta soffocando le piantagioni. Ma è solo un palliativo disperato."Dopo il maltempo di fine novembre è arrivata questa nuova ondata di piogge che ci ha messo definitivamente in ginocchio.- spiega il sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini - La richiesta odierna di stato di calamità naturale alla Regione è un atto necessario ed indispensabile. Pertanto gli agricoltori, che inoltre hanno investito somme considerevoli, non possono essere lasciati soli, specialmente in questo momento. Auspico altresì - conclude - che anche le associazioni di categoria si facciano carico di inoltrare le domande di richiesta danni, per quanto di propria competenza".

Video dei campi di carciofi allagati di Santa Maria Coghinas e idrovore in azione.
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