Friday for Future e Sa Domo nuovamente in piazza contro lo smaltimento dei rifiuti pericolosi in Sardegna. Ma erano presenti anche altre associazioni nel sit in organizzato questa sera in Piazza Castello a Sassari.

Ad originare la manifestazione la notizia dell'ingente carico di amianto proveniente dal Nord Italia."Importiamo rifiuti industriali per produrre paradossalmente energia assimilabile da cui le industrie ricavano incentivi statali.Importiamo inoltre scarti di lavorazione, fumi di acciaieria e amianto. - sostiene Mauro Gargiulo, segretario di Itali Nostra Sardegna - Non possiamo diventare la discarica d'Europa, la tossicità di questi rifiuti poi entra nella matrice ambientale creando inquinamento e problemi alla salute publica". In Piazza Castello questa volta gli attivisti hanno indossato della tute bianche e hanno riempito di palloncini grandi sacchi che ricordano quelli trasportati dai tir diretti nelle discariche del Sulcus.

"Tutto ciò - sostiene Lucia Merella del direttivo di Sa Domo - è avvenuto in barba al divieto assoluto di importare rifiuti nella nostra isola sancito anche da una sentenza del TAR della Sardegna e dalla delibera numero 59/17 di fine 2020 della Regione Autonoma".

"È un paradosso - conclude Elisa Brau, sempre di Sa Domo - che mentre si discute di inserire la Sardegna nella lista dei patrimoni dell'Unesco, si importino tonnellate di amianto, fra l'altro contenute in sacchi di plastica, senza alcun controllo e filtro".

Nel video le parole di Mauro Gargiulo.
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