Clamorosa protesta degli amministratori comunali e dei cittadini di Fluminimaggiore, che stamattina hanno manifestato contro l'Ats, per chiedere la riapertura della Casa Famiglia di Perd'e Fogu. Una protesta, inscenata con due distinti sit - in, uno davanti la sede regionale dell'Ats in via Piero Della Francesca a Cagliari e l'altro nella Piazza dei Caduti di tutte le guerre del paese ex minerario.

"Non è accettabile che dopo aver sostenuto una spesa di oltre 50 mila euro", ha detto il sindaco Marco Corrias, "per la ristrutturazione della struttura per la riabilitazione dei sofferenti mentali, con oltre un anno di attesa per l'esecuzione dei lavori e soprattutto, nonostante questi siano terminati da mesi, si continui a tenerla chiusa, lasciando con il solo sussidio della Naspi i dodici operatori che hanno lavorato sino al giorno della chiusura, oltre a continuare a non offrire un importante servizio sanitario al territorio. Siamo veramente indignati, anche perché tutte le richieste di un incontro con Regione e Ats, sono cadute finora nel vuoto".

La protesta si è protratta, in entrambi i presidi, fino a tarda mattinata, sino a quando una delegazione, composta dal sindaco Corrias e dai rappresentanti sindacali degli ex lavoratori della Casa Famiglia, è stata ricevuta dal direttore amministrativo dell'Azienda Tutela della Salute, Attilio Murru, ricevendo delle garanzie. "Ci hanno promesso che già dalla settimana prossima", ha spiegato alla fine dell'incontro Marco Corrias, "provvederanno attraverso una proceduta negoziata all'affidamento della struttura sanitaria, per una veloce riapertura del servizio offerto sino alla fine del 2018, con la riassunzione di tutti gli ex operatori sanitari e ausiliari. Possiamo ritenerci soddisfatti. Rimuoveremo i sit-in, anche se non abbasseremo mai la guardia, sino a quando la vertenza non sarà conclusa in maniera positiva e definitivamente".

Nel video, un momento della protesta a Cagliari, davanti alla direzione dell'Ats.
© Riproduzione riservata