"Spostiamo nella foresta di Illorai i daini in eccedenza del Parco Regionale di Porto Conte". La proposta era rimbalzata qualche settimana fa dal comune di Illorai, per bocca del suo primo cittadino Tittino Cau, il primo sindaco leghista sardo della storia.

Dopo qualche eco sulla stampa, la vicenda è caduta nel dimenticatoio. Eppure la proposta, che mira a creare un turismo ambientale in una zona bellissima ma depressa come il Goceano, potrebbe essere decisamente interessante. Ora inoltre si arricchisce di nuovi tasselli.

Innanzitutto il sindaco rilancia."Continuo a pensare che spostare i daini in eccedenza del Parco di Porto Conte nel nostro agro, che avrebbe tutte le caratteristiche per ospitare questi splendidi animali, rimanga sempre un'ottima idea - spiega - Noi siamo alle prese con lo spopolamento del paese e questa iniziativa risolverebbe un problema evidente e sarebbe una grande attrattiva per il territorio. La mia formazione politica - continua - mi sta dando una mano. Ora la parola spetta alle Istituzioni". In effetti soprattutto il consigliere Regionale della Lega Ignazio Manca e il dirigente regionale Nenne Scano stanno sponsorizzando l'idea. Ovvio che questo non basta. Ci si deve muovere infatti all'interno di regole stringenti, di una legislazione complessa e occorrono progetti che abbiano l'autorizzazione degli enti competenti, ad iniziare dal ministero dell'Ambiente e dalla Regione. Bisogna però innanzitutto coinvolgere l'ente per primo interessato dal problema: il Parco Regionale di Porto Conte, che dalle ultime stime avrebbe una sessantina di daini in eccedenza, che stanno creando problemi all'ecosistema del Parco stesso.

Raimondo Tilocca, 65 anni, una vita lavorativa ad Alghero nella polizia municipale, ne è da poco diventato presidente. Profondo conoscitore del territorio, sta iniziando ad avere il polso della situazione. "Mi sono insediamento da pochissime settimane - afferma - e ho appena riunito il primo Consiglio di Amministrazione. Sono perfettamente a conoscenza del problema dei daini nel Parco, il cui numero sta raggiungendo proporzioni elevate. Bisogna fare qualcosa e la faremo. Siamo perciò aperti alle proposte che siano in sintonia col Piano del Parco e che rispettino le norme attuali. Ho appreso dai giornali la proposta del sindaco di Illorai, che potrebbe essere interessante, ma solo se all'interno dei canoni appena descritti. Attendiamo quindi - conclude - dei progetti concreti, che valuteremo, assieme alla struttura, con estrema attenzione e se possibile urgenza". Le prove di dialogo sono quindi iniziate. Ora dalle parole e dalle proposte bisognerebbe passare a progetti, atti ufficiali e incontri tra le parti interessate.

Nelle immagini parte dell'agro di Illorai che potrebbe accogliere i daini.
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