"Ho paura di continuare a peggiorare perché senza la riabilitazione si cade a picco". Ivan Melis, 44 anni, di Iglesias, è affetto da sclerosi multipla e le (pur necessarie) restrizioni per contenere la diffusione del contagio da coronavirus hanno comportato anche lo stop a quelle attività sanitarie non considerate urgenti, tra cui proprio le sedute di riabilitazione.

Ivan (e tutti gli altri pazienti che hanno la sua malattia, ma anche altre patologie che richiedono un'attività fisica costante, in particolare questo tipo di trattamento) non sa quando potrà riprendere gli esercizi sotto la supervisione del personale esperto.

E ha molta paura che il suo corpo perda la capacità di fare i movimenti cui si allena con la fisioterapia. Teme che lo stop forzato possa essere un lasciapassare per le conseguenze della malattia che colpisce il sistema nervoso centrale. "Sono fermo da oltre cinquanta giorni e ho paura: a oggi non ho informazioni, ma spero che si possa riprendere quanto prima".
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