"Il 17 aprile del 1921 nella ex-cappella del collegio degli Scolopi a Oristano, dopo la discussione, il giorno precedente, sugli aspetti assistenziali e organizzativi degli ex combattenti, si apre il congresso del costituendo PSd'A, poi arriverà la zeta, che idealmente si ricollega all'azionismo dell'età risorgimentale italiana".

Salvatore Cubeddu, 75 anni, originario di Seneghe, direttore della Fondazione Sardinia, analizza il sardismo con la curiosità del ricercatore e il sentimento di chi vissuto una parte significativa di quella vicenda centenaria da dirigente del partito dei Quattro Mori.

Una storia che ha ripercorso in modo puntuale in tre volumi. Il terzo, che completa il quadro, è stato appena pubblicato. "Di quel congresso di cento anni fa - sottolinea - sappiamo tutto, nome delle sezioni e i rispettivi delegati. Ci sono tutti i capi. Camillo Bellieni viene eletto direttore del Partito e Luigi Battista Puggioni capo dell'Associazione dei Combattenti".

Cubeddu, in questa intervista, rievoca l'alleanza con il Movimento "Comunità" di Adriano Olivetti nel 1958, ricorda Titino Melis, grande leader del Partito sardo d'Azione, e spiega il significato dell'idea sardista.
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