Fiori, abbracci, lacrime.

All'aeroporto di Asmara la pace firmata fra Eritrea e Etiopia, che riapre le frontiere militarizzate per oltre 20 anni, si concretizza nei volti e nelle storie di famiglie e amici riuniti dopo anni.

"Abbiamo perso così tanti amici e parenti", racconta una ragazza di 20 anni.

"Siamo lo stesso popolo - le fa eco un altro testimone di questo momento storico -. Forse, se ora davvero tutto è cambiato - aggiunge un insegnante d'arte di 29 anni - la gente smetterà di andarsene in Europa".

(Unioneonline/D)
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