Myanmar: "Almeno 510 civili uccisi dopo il golpe"
Il bilancio delle vittime delle proteste in Myanmar si fa sempre più grave.
Secondo l'ong "Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici" più di 500 civili, tra cui numerosi studenti e adolescenti, sono stati uccisi dalle forze di sicurezza locali dopo il colpo di Stato militare del primo febbraio scorso.
Nonostante i rischi, le persone continuano a scendere in piazza per la democrazia. Queste immagini arrivano da Dawei, città nel Sud del Paese. I manifestanti portano cartelli con scritto "Noi vogliamo la democrazia" e foto della leader Aung San Suu Kyi.
(Unioneonline/v.l.)