Sei detenuti sono morti durante la rivolta scoppiata domenica 8 marzo nel carcere di Modena.

Inizialmente, l'amministrazione penitenziaria aveva parlato di tre vittime, non riconducibili alle proteste: due decessi, infatti, sarebbero da ricondurre a uso di sostanze stupefacenti, mente il terzo è stato rinvenuto in stato cianotico, senza che se ne conoscano le cause.

La procura di Modena ha aperto un'inchiesta: resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata sono i reati ipotizzati. Le rivolte sono scoppiate per la paura di contagio da coronavirus, e per le limitazioni ai contatti con i propri cari.

Oltre al caso di Modena, proteste nelle carceri anche a Frosinone, Napoli (Poggioreale), Palermo e San Vittore a Milano.

(Unioneonline/v.l.)
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