Roma. Uccide l’uomo condannato per la morte del figlio, massacrato di botte cinque anni fa. È una vendetta privata l’ipotesi più credibile per inquadrare l’omicidio avvenuto ieri mattina nel cuore di Rocca di Papa, a pochi chilometri dalla Capitale. A premere il grilletto Guglielmo Palozzi, 62 anni, operatore ecologico. La vittima è Franco Lollobrigida, 35. Giuliano Palozzi, figlio di Guglielmo, aveva 34 anni nel gennaio del 2020, quando Lollobrigida lo pestò per via di un debito di appena 25 euro: morì dopo qualche mese di agonia in un ospedale romano. Lollobrigida sostenne di averlo colpito una sola volta e per difesa, temendo che stesse estraendo un’arma, e che più tardi altri lo avrebbero massacrato. Nel febbraio del 2024 la corte d’Assise gli credette, assolvendolo. Lo scorso maggio però la corte d’Appello lo ha condannato a dieci anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. In attesa della Cassazione Lollobrigida era a piede libero. Ieri mattina Palozzi, che era in giro con il suo carrettino degli attrezzi per la nettezza urbana, lo ha incontrato nei pressi dei giardini pubblici. Gli ha sparato un solo proiettile, alla schiena. Lollobrigida è crollato dopo aver percorso qualche decina di metri. Poco dopo Palozzi è stato fermato dai carabinieri.
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