Il concerto.

Quella volta che gli Inti Illimani suonarono con il Coro Rubanu 

Jorge e Marcelo Coulon tra canzoni e ricordi (e il campeggio a Cala Luna) 

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Un legame indissolubile, lungo oltre cinquant’anni. Da una parte l’Isola, dall’altra quel gruppo che ha segnato un’epoca e diffuso messaggi forti, in giro per il globo. «Gli Inti Illimani in Barbagia si sentono a casa», premette Giuseppe Giordano, dell’associazione culturale Intermezzo. «La serata di ieri, tra le più attese del festival Animanera, è stata stupenda. Il pubblico del teatro Ten di Nuoro ha risposto nel migliore dei modi. Non avevamo dubbi, lo spettacolo era sold-out da settimane».

Sinergie

Un treno immaginario, in grado di attraversare il mondo intero collegando Italia e Cile. Il treno dei desideri, come amano ripetere gli entusiasti fan del gruppo sudamericano, passa per le grandi città - come Firenze, Roma, Bucarest e Berlino - ma nel cuore dell’Isola ha sempre una fermata speciale. «Questo legame tra la nostra regione e gli Inti Illimani non si è mai interrotto», confessa il giornalista Aldo Brigaglia, da sempre molto vicino al gruppo cileno. «La prima volta che sono venuti in Sardegna, 51 anni fa, erano dei perfetti sconosciuti. Così, ho organizzato loro una tournée e li ho fatti esibire insieme al Coro di Orgosolo, quello di Rubanu. Quell’incontro con il canto a tenore era stato formidabile, avevano scoperto delle sonorità nuove. Gli Inti Illimani hanno iniziato a ragionare su una musica diversa, rispetto alle loro origini. Ecco, questo cammino li ha portati a essere uno dei gruppi più importanti della world music».Un amore a prima vista. La musica ha cementato tutto, il calore umano ha fatto il resto. Gli Inti Illimani, in testa i fondatori Jorge e Marcelo Coulon, hanno negli anni coltivato e alimentato il loro rapporto con l’Isola.

Barbagia nel cuore

«Dopo il primo contatto orgolese, hanno scelto di trascorrere del tempo qui da noi. Tra un concerto e l’altro li avevo sempre ospiti: siamo stati ovunque, anche in campeggio a Cala Luna». Aldo Brigaglia racconta un aneddoto: «Loro dicevano sempre: “La Sardegna è un pezzo di America Latina. Io rispondevo no, è l’America Latina che è un pezzo di Sardegna. D’altronde, entrambi abbiamo avuto 4 secoli di dominazione spagnola, con tutte le analogie del caso. Ecco perché, quando erano in esilio, gli Inti Illimani avevano necessità di venire da noi. Non c’era da nessun’altra parte un posto così simile al Cile. Paesaggio, umanità: le analogie erano tante».

Successo al Ten

Nuoro ha risposto con un caloroso abbraccio. Uno spettacolo insolito, senza dubbio accattivante, quello andato in scena al Ten di Nuoro. Il cantautore fiorentino Giulio Wilson e lo scrittore Federico Bonadonna hanno incontrato Jorge e Marcelo Coulon. L’introduzione è stata affidata alla voce di Andrea Andrillo. Attraverso un caleidoscopio di canzoni e ricordi, i quattro hanno raccontato in musica e parole i sessant’anni di attività del gruppo: dal primo disco del 1967 fino ad “Agua”, passando da Violeta Parra a Victor Jara, dal golpe del 1973 all’esilio fino al ritorno in patria.

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