Quando sul Tribunale di Lanusei soffiavano venti di soppressione lui combattev per difenderlo, quando si trattava di chiedere il potenziamento degli organici dei magistrati e del personale del palazzo di Giustizia Siro Anedda era sempre in prima linea. Per quasi vent’anni presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati, se n’è andato ieri pomeriggio a Cagliari, complice un peggioramento repentino delle sue condizioni di salute. Settantanove anni da compiere il prossimo 29 novembre, lascia la moglie e due figlie.
Allevato a pane e giustizia, suo padre era pretore, Anedda ha legato il proprio nome soprattutto alle tante battaglie condotte per la difesa degli uffici giudiziari ogliastrini. Ironico, gioviale e attento alle vicende della sua terra, rappresentava un’autentica memoria storica anche per i colleghi.
«L’avvocato Anedda – dice l’attuale presidente dell’Ordine, Vito Cofano – è stato una figura di altissimo profilo umano e professionale, un punto di riferimento per generazioni di avvocati, un esempio di dedizione, equilibrio e senso delle istituzioni. La sua memoria resterà viva nel ricordo di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di condividere con lui l’impegno quotidiano per la giustizia e la dignità dell’Avvocatura».
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