L’iniziativa.

Dall’Isola un ponte di solidarietà e sport verso il Senegal  

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Non solo sport, ma un corridoio umano che attraversa il Mediterraneo, unendo la Sardegna al Senegal attraverso inclusione, cooperazione e volontariato. È lo spirito che anima "Sardinia Dakar - Corridoi Olimpici e Paralimpici", il progetto presentato ieri dalle associazioni promotrici, dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini e dalla presidente della commissione Salute Carla Fundoni. Il cuore del progetto è un viaggio solidale che, il 20 novembre, partirà da Sassari per raggiungere Dakar con un carico di attrezzature sportive, ausili per la disabilità e materiale didattico destinato alle comunità senegalesi. "Sardinia Dakar - Corridoi Olimpici e Paralimpici" nasce dalla collaborazione tra l'associazione AlbatroSS (affiliata Finp), la Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (Fisdir) e l'Aquatic Team Freedom (affiliata Fin). Il pulmino colmo di attrezzature attraverserà il Mediterraneo e l'Africa nord-occidentale per poi essere convertito, una volta giunto a destinazione, in una ambulanza dedicata alle aree rurali dove i mezzi di soccorso sono ancora insufficienti. «Un progetto importante che parte dalla Sardegna e che è la dimostrazione, ancora una volta, del grande cuore dei sardi, sempre vicino a chi soffre», ha sottolineato Comandini. La presidente della commissione Salute e sanità Carla Fundoni ha definito il progetto «intenso, emozionante e meraviglioso. Un progetto ambizioso che creerà un ponte tra la Sardegna e il Senegal. Il Consiglio regionale è vicino allo sport e promuove l'unione tra i popoli». «È un progetto che unisce i valori dello sport, della prevenzione e dell'accessibilità» - hanno spiegato Manolo Cattari di AlbatroSS e Danilo Russu, presidente della Fin Sardegna. Tra le azioni principali previste la donazione di sedie a rotelle (per uso quotidiano e sportivo) a centri di riabilitazione e comitati paralimpici del Senegal, programmi di prevenzione degli annegamenti, attraverso attività formative e divulgative, la promozione della cultura dell'acqua come elemento di inclusione, salute e autonomia e la raccolta e consegna di materiale sportivo, didattico e abbigliamento destinato ai villaggi e alle scuole della regione di Dakar.

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