Non è solo un problema per le città che rischiano di accumulare nelle strade i bustoni di plastica e imballaggi. Se va in crisi la raccolta differenziata della plastica, vanno in crisi anche bar, ristoranti e locali. A Cagliari, dove la raccolta per le utenze non domestiche si svolge attraverso il sistema della corriere ecologica con fermate prestabilite e orari fissi, per i ristoratori il problema è capire, ora, dove conservare la plastica, uno dei rifiuti che quelle attività commerciali producono maggiormente. «A noi è stato comunicato che già mercoledì il problema potrebbe essere risolto», spiega Emanuele Frongia, presidente della Fipe, Confcommercio Sud Sardegna, dice riferendosi alla soluzione tampone comunicata ieri sera da una società che per oggi ha dato la disponibilità a riaprire il sito di stoccaggio. Ma sarà comunque una soluzione tampone, nel senso che per i prossimi giorni il blocco della raccolta potrebbe ripartire. «C’è grande preoccupazione», spiega ancora Frongia, «potremmo tenere la plastica all’interno per uno, due giorni. Poi diventerebbe complicato, anzi proprio impossibile», anche perché come noto la plastica è un tipo di rifiuto particolarmente voluminoso. Da qui, «rivolgiamo un appello al Comune e alla Regione a trovare una soluzione urgente», dice ancora Frongia, «attendiamo con fiducia, consapevoli che il problema ha un’origine che non dipende né dal Comune né dalla Regione». ( ma. mad. )
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