Hotel Mediterraneo, ristrutturazione ferma. È stata interrotta dalle vicende giudiziarie
Parla Vitaly Ioghint, che aveva acquisito le società del polo alberghiero Reistar e ReiservicePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Doveva essere la scommessa a cinque stelle affacciata sul litorale di Cagliari, ma la rinascita dell’Hotel Mediterraneo si è fermata davanti a un contenzioso giudiziario che non vede ancora la fine. Otto anni dopo il passaggio di mano tra gli ex proprietari (gli eredi della famiglia Fanti) e una cordata russa si è vista solo la demolizione parziale della vecchia struttura di viale Diaz. Il processo di riqualificazione non è mai partito, è stato fermato da una disputa tra i nuovi proprietari.
Lei chi è?
«Mi chiamo Vitaly Ioghint, sono nato in Russia, a Sochi e nel 1995 mi sono trasferito in Italia, acquisendo nel 2009 la cittadinanza italiana. Per motivi puramente personali nel 2020 ho cambiato il mio cognome, ovvero, ho riacquisito quello originario di nascita e vorrei sottolineare che questo cambio di cognome esula assolutamente dalle vicende dell’Hotel Mediterraneo».
Dove risiede?
«Sono residente a Lugano in Svizzera e dal maggio del 2012 sono iscritto all’Aire, come facilmente verificabile tramite la semplice estrazione di una certificazione anagrafica».
Qual è stato il suo ruolo nella compravendita dell’Hotel Mediterraneo?
«Nell’ambito della compravendita dell’hotel Mediterraneo, ho condotto l’acquisto delle società Reistar e Reiservice, insieme a un mio ex socio, Konstantin Goloshchapov. Una volta definito l’acquisto, sono stato socio e amministratore unico di entrambe le società. A novembre del 2014 mi sono dimesso dalla carica di amministratore unico della Reistar, la società proprietaria del complesso immobiliare, mentre sono rimasto, e sono tutt’ora amministratore unico della sola Reiservice srl, società proprietaria dell’azienda alberghiera e del caffè Mediterraneo».
Le capita di venire in Sardegna?
«Per motivi lavorativi sono spesso in Sardegna, anche a seguito del licenziamento collettivo degli ex dipendenti dell’Hotel Mediterraneo e del caffè Mediterraneo, che ha gravato interamente sulla mia società, la Reiservice srl. Licenziamento dovuto alla mancata consegna da parte della Reistar srl del complesso alberghiero. Non mi sono, quindi, mai reso irreperibile».
Lei aveva le risorse finanziarie per comprare l’Hotel Mediterraneo?
«Ribadisco che l’acquisto dell’Hotel Mediterraneo è stato portato a compimento congiuntamente dal sottoscritto e dal mio ex socio Konstantin Goloshchapov, con acquisizione delle quote societarie avvenuta, nella prima fase dell’operazione, per il 40% da parte mia e per il 60% da parte appunto del mio ex socio».
Ma ha avuto bisogno di aiuti finanziari da qualcun altro?
«Mi si consenta di chiarire sul punto che non ho avuto alcuna necessità di “aiuti” finanziari da parte di chicchessia; ed è, altresì, mio interesse chiarire di non aver mai avuto alcun legame, né economico, né politico, né personale con il presidente russo».
Quando è iniziata l’operazione di acquisto?
«L’iniziativa imprenditoriale con l’Hotel Mediterraneo è stata frutto di mie personalissime valutazioni economiche. È stata individuata nei primi mesi del 2013 e condotta dal sottoscritto, in forza degli accordi con il mio allora socio Konstantin Goloshchapov».
Poi cos’è successo?
«Successivamente, tuttavia, sono state sollevate varie contestazioni, nei confronti sia del mio operato che della ditta appaltatrice, con conseguente avvio di una lunga sequela di procedimenti giudiziari, in ambito civile e penale. Così determinando nel 2015 l’interruzione dei lavori di ristrutturazione che nel frattempo erano già stati intrapresi e ciò ha causato la situazione di stallo che ancora oggi permane, con conseguente degrado dell’intera area».
Non ha più avuto contatti con il suo ex socio?
«Da allora non sono più in contatto con il signor Goloshchapov».
Com’è la situazione giudiziaria attuale?
«A oggi resta la pendenza dei soli giudizi civili davanti al Tribunale di Roma, rispetto ai quali, anche grazie all’assistenza dell’avvocato Antonio Liguori e dell’avvocata Antonella Migliaccio dello studio Kairos Legal di Roma, confido sul buon esito, così come è già avvenuto per i procedimenti penali davanti al Tribunale di Cagliari in cui sono stato difeso sempre dall’avvocato Antonio Liguori, oltre che dall’avvocato Francesco Emanuele Salamone, anche lui del Foro di Roma. I procedimenti sono stati già tutti archiviati (come già riportato da questo giornale), con provvedimenti che hanno chiaramente sancito l’infondatezza delle gravi accuse mosse nei miei confronti».
Per quale motivo aveva deciso di comprare l’Hotel Mediterraneo di Cagliari?
«Avendo esperienza nel campo alberghiero, dopo un’approfondita ricerca di mercato, avevo rilevato che a Cagliari mancava un albergo a cinque stelle. Questo è stato il motivo che mi ha convinto della bontà di tale operazione».
Si interveniva in un pezzo di storia della città.
«Ero consapevole di quale fosse l’attaccamento di Cagliari e dei cagliaritani all’Hotel Mediterraneo. L’obiettivo che si voleva perseguire era quello di riqualificare l’intero complesso per rendere l’hotel Mediterraneo il primo albergo a cinque stelle della città e diventare in questo modo, ancor di più, punto di riferimento turistico e costante attrattiva per il turismo nazionale e internazionale».
Ma l’Hotel Mediterraneo tornerà a nuova vita?
«Posso solo dire che non ho perso la speranza e che spero quanto prima si possa riavviare l’attività e riportare l'Hotel Mediterraneo ai fasti del passato».
Sono già passati nove anni dalla chiusura. Che tempi si possono prevedere?
«Purtroppo, non posso fare previsioni al riguardo. Non essendo più da anni né amministratore né socio della Reistar srl, non ho più alcuna voce in capitolo sulla ripresa dei lavori. A oggi tutto è nelle mani della proprietà dell’immobile, e quindi del mio ex socio, che deve decidere se e quando riprendere i lavori di ristrutturazione dell'hotel».
Giulio Zasso