È rimasto qui. Nella testa e nel cuore dei sardi, dei tifosi, nella gente del Cagliari. Riva moriva a 79 anni poco dopo le 19 di lunedì 22 gennaio: l’arresto cardiaco nel reparto di Cardiologia del maggiore ospedale della Sardegna, il “Brotzu”, quindi il passaggio in Emodinamica e la constatazione del decesso. Era ricoverato per il malore accusato 24 ore prima, problema che aveva convinto la sua famiglia a imporre il ricovero. L’Uomo Verticale lasciava le cose terrene dopo aver rappresentato, e continua farlo, le figure del Condottiero, del leader popolare, lo sportivo più amato dai sardi ma non solo. Icona del calcio nel mondo, il massimo marcatore azzurro di ogni tempo.

Il suo funerale, nel pomeriggio di mercoledì 24 gennaio, è stata una delle cerimonie più sentite e spettacolari, nella sua austerità, degli ultimi cinquant’anni. La bara con le sue maglie, a sorreggerla i personaggi del calcio nazionale e i suoi vecchi compagni del Cagliari, la struggente colonna sonora di Piero Marras ad accompagnare l’uscita dalla basilica di Bonaria, i cori degli ultras rossoblù, l’applauso e le lacrime dei trentamila sul sagrato. La sua figura continua a essere venerata, il suo non è un ricordo ma una colossale operazione di nostalgia e di celebrazione.

In Sardegna e non solo

La passione per quello che ha rappresentato Riva e che rappresenterà nel tempo, è letteralmente esplosa in Sardegna. Dove sono stati realizzati affreschi sulle pareti dei palazzi, dei garage, perfino nella leggendaria cancellata dello stadio Amsicora. Nell’Isola ma non solo, perché a Napoli, per esempio, città abituata a ricordare i suoi idoli – vedi Maradona – con giganteschi murale, ne è apparso uno con il volto del Campione: “Grande Gigi Riva, Napoli ti onora”, in una strada del centro storico. A San Gavino, è stato inaugurata recentemente l'opera di 100 metri quadrati realizzata dall’artista Paolo “Mamblo” Mazzucco nella parete esterna di un edificio in via Convento. Il volto di Riva, e la sua leggendaria rovesciata, sono stati celebrati sulla parete della scuola "Ermanno Cortis" di Quartucciu grazie all'artista Manu Invisible. E Riva avrà sorriso per quest’opera proprio con Cortis, di cui era fraterno amico.

A Chiaramonti è stato inaugurato un murale dedicato a Rombo di Tuono, opera realizzata dall’artista Bruno Mura, alla presenza dei figli di Gigi, Nicola e Mauro. Bellissimo il murale di Massimiliano Solinas a Lodine, o l’opera di Muravera di Stefano Pani. Gigantesco quello dedicato alla memoria del Campione rossoblù a Perdasefogu, con la rovesciata di Vicenza e realizzato da Michela Casula.

Le messe

Ieri è stata celebrata una funzione religiosa a San Bartolomeo per ricordare gli ex rossoblù del 1970 deceduti: oltre Riva, Nenè, Martiradonna, Mancin, Zignoli, Gori e l’allenatore Scopigno. Alla stessa ora, a San’Anna, gli Atleti Azzurri d’Italia hanno ricordato Riva. E questa sera anche la famiglia, in forma privata, ricorderà Gigi con una messa.

La piazza

Il 12 aprile 2024, nella stessa data della conquista dello Scudetto del Cagliari nel 1970, su iniziativa del sindaco Umberto Oppus sarà inaugurata a Mandas una piazza con un mini-stadio Amsicora, un piccolo terreno di gioco e un’area alberata dedicata ai giochi dei bambini: sarà piazza Gigi Riva. Saranno presenti, oltre i familiari di Riva, anche i campioni d’Italia del ‘70 che potranno esserci. Un altro tassello di questa operazione di eterno ricordo.
Enrico Pilia

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