"Who is Nadia Toffa?", si chiede il prestigioso settimanale statunitense Newsweek, sorpreso dal fatto che un'inviata e conduttrice italiana, non molto conosciuta al di fuori della penisola, sia diventata di colpo un trending topic a livello globale su Twitter.

La morte della Toffa ha colpito l'Italia intera che da tempo si era immedesimata in quella battaglia - fatta sempre col sorriso - contro un male incurabile che ha finito per ucciderla.

Nadia Toffa è morta il 13 agosto di un anno fa a soli 40 anni nella "Casa di Cura Domus Salutis" di Brescia, dove era ricoverata in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni. Era affetta da glioblastoma, una neoplasia attualmente incurabile.

L'annuncio su Facebook della redazione de Le Iene fece il giro del mondo.

Tutto ha inizio il 2 dicembre 2017, quando Nadia Toffa durante la preparazione di un servizio a Trieste viene colta da un malore e viene ricoverata al San Raffaele di Milano. Dopo due mesi torna alla conduzione della trasmissione di Italia 1 e rivela di avere un tumore cerebrale. Rivendica l'utilizzo della parrucca dopo la chemio: "Non c'è nulla di cui vergognarsi", afferma per infondere coraggio a tutte le persone che soffrono un male simile al suo.

Pareva stesse migliorando, ma a ottobre 2018 a Verissimo svela che il tumore è ricomparso. Le sue condizioni si aggravano a maggio 2019, anche i suoi post sui social si fanno sempre più sporadici. Fino alla morte.

Quando la sua trasmissione torna in onda la ricorda con la presenza di 100 Iene, anche delle stagioni precedenti, e con un video inedito. A seguito di una petizione online il reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale "Santissima Annunziata" di Taranto viene a lei intitolato, per ricordare i tanti servizi fatti sull'Ilva e sui tumori nella città pugliese.

(Unioneonline/L)

Agosto 2020

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