A quasi due anni di distanza dal terribile terremoto che il 24 agosto del 2016 sconvolse l'area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, provocando morti e feriti, Amatrice torna a vivere.

A differenza di Accumuli, Arquata e Pescara del Tronto, così come le frazioni distrutte da quella prima infernale scossa di magnitudo 6.0, che oggi sono ancora borghi morti, il paese mostra i primi segni della rinascita.

(Unioneonline/s.a.)
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