La Giunta regionale ha dato il via libera, nei giorni scorsi, ai criteri per il sostegno alle manifestazioni di grande interesse turistico per l'annualità 2026, in attuazione della legge regionale 7 del 1955.

A partire da gennaio saranno pubblicati i bandi per sostenere progetti e iniziative capaci di promuovere l'immagine della Sardegna, generare flussi turistici e produrre ricadute economiche concrete.

Per il 2026 la dotazione complessiva ammonta a 22,5 milioni di euro, cui si aggiungono i 3 milioni destinati al Capodanno.

I grandi eventi saranno articolati in 13 cartelloni tematici, ciascuno con stanziamenti, soglie minime di progetto e tetti massimi di contribuzione regionale. Tra questi figurano gli eventi della tradizione identitaria, le manifestazioni folkloristiche, lo spettacolo, i grandi eventi sportivi, il turismo esperienziale, il Mice, il Carnevale, i riti della Settimana Santa, l'enogastronomia, i festival e le rassegne, oltre al Capodanno.

Gli organismi privati potranno presentare una sola domanda di contributo sull'intero programma di spesa, mentre quelli pubblici potranno concorrere sia per i grandi eventi identitari sia per Carnevale e Settimana Santa, oltre a una domanda sugli altri cartelloni.

Il cofinanziamento obbligatorio è fissato al 50 per cento delle spese ammissibili, mentre il 20 per cento del contributo dovrà essere destinato alla promozione e alla comunicazione.

Intanto, l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu traccia il bilancio delle iniziative dell’anno che volge al termine: «Sono stati 500 gli eventi realizzati nel 2025, con un incremento del 134 per cento rispetto al passato, e rappresentano un risultato importante. Per il 2026 prevediamo un ulteriore rafforzamento, con 13 cartelloni che includono i grandi eventi identitari come Sant'Efisio, la Cavalcata sarda, la Sartiglia, l'Ardia e la Corsa degli scalzi, ma anche manifestazioni sportive di livello mondiale, eventi enogastronomici, esperienziali e legati al turismo congressuale».

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