Corsa contro il tempo per salvare i 139 posti di lavoro della Clea, lavanderia industriale della famiglia Iervolino, storica azienda gallurese.

L'assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras ha convocato per il 7 febbraio le parti, sindacati e azienda, per trovare una soluzione alla vertenza.

Stamattina ad Olbia si è tenuta una manifestazione che si è conclusa davanti al Comune dove i rappresentanti sindacali aziendali e i segretari territoriali di Cgil e Cisl hanno incontrato il sindaco Settimo Nizzi e i consiglieri regionali del territorio Giuseppe Meloni e Giuseppe Fasolino.

Secondo i sindacati il settore non è affatto in crisi e le difficoltà dell'azienda sarebbero legate a scelte sbagliate. Nell'immediato futuro c'è l'appalto per i servizi ospedalieri della Asl unica e il rischio che finiscano in mano a grossi soggetti imprenditoriali non sardi con la perdita dei posti di lavoro.

Lavoratrici della Clea

Tra le soluzioni possibili quella di un accordo con il consorzio che riunisce tutte le lavanderie industriali sarde, ma non la Clea, che renderebbe le aziende competitive. La situazione di incertezza rischia anche di influire negativamente sul settore alberghiero dove la Clea mantiene una forte fetta di mercato. Lavoratori e sindacalisti chiedono alla politica un impegno forte per evitare che nelle prossime settimane partano le 139 lettere di licenziamento.
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