È morto nella notte Gianluigi Gabetti, storico uomo Fiat e a lungo braccio destro dell'avvocato Gianni Agnelli.

L'avvocato aveva 94 anni, e l'annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia, che ha contestualmente annunciato che i funerali si svolgeranno in forma privata.

L'incontro con Agnelli avviene nel 1971, quando Gianluigi Gabetti, una laurea magna cum laude in giurisprudenza ottenuta all'Ateneo di Torino, incrocia l'avvocato a New York.

Gabetti è impegnato a portare a termine il risanamento della Olivetti "americana" e il grande capo della Fiat rimane in qualche modo colpito da quel piemontese riservato e schietto: gli offre subito la direzione generale dell'Ifi.

Gabetti parte quindi da lì, dalla finanziaria del Gruppo, nella lunga liason con la famiglia, che lo porterà alla vicepresidenza della Fiat (dal 1993 al 1999), alla presidenza dell'Ifil (2003-2008) a quella di Exor. Negli anni trascorsi all'Ifi e all'Ifint, Gabetti mette insieme operazioni di grande rilevanza, fra cui - insieme a Enrico Cuccia - l'accordo con i libici di Libyan Arab Foreign Investment (Lafico) per la sottoscrizione di un aumento di capitale della Fiat, acquisendo il 4,7% della società e versando 415 milioni di dollari.

Dieci anni dopo, attraverso l'Ifi, riacquista per 1 miliardo di dollari 90 milioni di azioni Fiat dalla Lafico, portando al 40% la partecipazione di Gruppo al capitale ordinario Fiat.

Dalla sede ginevrina di Exor, a metà degli anni '90, pilota alcuni investimenti internazionali, compresa una partecipazione (il 20%) al Rockefeller Center di New York.

Il rientro a Torino solo per stare vicino all'avvocato Agnelli negli ultimi mesi della sua esistenza.

Sarà Umberto Agnelli, dopo la morte del fratello maggiore, a chiedergli di rientrare al lavoro, affidandogli la presidenza dell'Ifil. Ma la prematura scomparsa del dottore lo catapulta ancora più al centro degli affari di famiglia: Gabetti diventa presidente della Giovanni Agnelli e C. Sapaz, presidente dell'Ifi e dell'Ifil.

Lui, in qualche modo, spingerà per la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo e ancora lui dà il beneplacito per Sergio Marchionne. Sempre lui, soprattutto, lavorerà per la successione di John Elkann, il nipote prediletto dell'Avvocato di cui è stato protettore e consigliere.

Appassionato di arte e di musica, Gabetti è stato Life Trustee del Museum of Modern Art of New York e presidente del Lingotto musica.

(Unioneonline/v.l.)
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