Chef Baduà, a Parigi e ritorno a Nuoro: nuova sfida per Salvatore Ticca
Il cuoco di Oliena, che ha lavorato per Monica Bellucci, valorizza le ricette deleddiane: ha aperto un ristorante in cittàPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il richiamo delle radici è più forte di tutto, anche del successo internazionale e di una carriera di soddisfazioni a due passi dalla Tour Eiffel, rivisitando i piatti della tradizione barbaricina. Lo sa bene Salvatore “Badore” Ticca (37 anni) talentuoso chef di Oliena che, a Natale, ha deciso di tornare a casa, per una nuova e avvincente sfida all’ombra del monte Ortobene, guidando il nuovo ristorantino Shardana, al piano terra dell’hotel Sandalia di Nuoro.
Una scelta di cuore, dopo una lunga gavetta che dal paese natale lo ho portato a Baia Sardinia, Lanusei, Londra, Orosei e infine Parigi, dove per 11 anni ha gestito lo Shardana, nella centralissima Rue de Theatre.
«Quando l’amico e titolare del Sandalia Luigi Crisponi mi ha contattato proponendomi di riaprire il ristorante dell’hotel, non ci ho pensato due volte - racconta Ticca. «A insegnarmi i primi passi sono stati Cenceddu Palimodde e la moglie Tonina Biscu del ristorante Ck. Per tre anni mi hanno accolto come un figlio, e tutt’oggi collaboriamo valorizzando i piatti della Deledda».
In Europa
Ma Ticca non dimentica i sacrifici fatti in giro per l’Europa, dove si è consacrato. «Dopo la parentesi londinese, cercavo nuovi stimoli e la tappa parigina era un passaggio essenziale per ogni giovane chef. Nel 2015 sono così sbarcato in una città che conoscevo solo in cartolina, senza parlare la lingua, ma mosso da tanta voglia di fare. La prima fase è stata quella con i soci del Gallo Blu. Dovevo trascorrere solamente tre mesi in Francia, ci sono rimasto anni».
Racconta con un velo di emozione lo chef, mentre traccia un bilancio sull’esperienza d’Oltralpe: «Avvicinare gli amici francesi ai nostri sapori non è stata di certo una passeggiata ma con tenacia e determinazione, insieme al mio staff interamente sardo, ce l’abbiamo fatta. Abbiamo investito sulla qualità con materie prime freschissime che arrivavano ogni giorno dall’Isola».
La voce in città si sparge velocemente e Rue de Theatre diventa un rifugio di tanti emigrati, ma anche cultori del buon cibo e star del cinema. «Per tutti ero diventato ormai Baduà», sorride Ticca mentre racconta di “un quartiere divenuto come una seconda famiglia” citando gli incontri più significativi che ne hanno scandito il percorso: «La nostra conterranea, l’attrice Caterina Murino è stata una preziosa guida, addentrandoci alla scoperta della città e delle sue usanze. La conoscenza con Monica Bellucci, poi, una svolta. Ho avuto l’onore di essere suo private chef in più occasioni. Una grande donna, innamorata della nostra terra e presenza fissa del locale».
Collaborazioni
Molte le collaborazioni prestigiose che dall’ambasciata italiana lo hanno portato a coordinare eventi esclusivi dello star system, fra serate di moda e cene dell’alta finanza, Ticca non rimpiange affatto la scelta di rientrare a Nuoro. «Abbiamo un potenziale immenso - ribadisce con fermezza - e il nostro capoluogo non è secondo a nessuno. Non mi aspettavo una risposta così importante dalla città. La vigilia del Natale e il cenone di Capodanno sono stati un en plein».
Da qui lo sguardo al futuro, mentre sfoglia le pagine del nuovo menu in cui le specialità della terra abbracciano il mare: «Ogni mese le cene deleddiane saranno immancabili».
Giorgio Ignazio Onano