Una canzone va al di là di un’alchimia perfetta tra testo e musica. Porta con sé riflessioni, emozioni e sentimenti diventando specchio di alcuni tra i momenti più intensi della vita. E i momenti, così come le canzoni, nel percorso di Laura Pausini sono talmente tanti che stare ad elencarli è quasi impossibile: la superstar della musica italiana sarà ospite oggi su Radiolina di Francesco Abate e Francesca Figus dalle 15 alle 15.30 per parlare, non solo della sua lunga carriera di cui nel 2023 ricorrono i trent’anni, ma dei tanti progetti in programma a cominciare dal nuovo singolo “Un buon inizio” pubblicato il 10 marzo, prodotto da Simon Says e da suo marito Paolo Carta, e che vanta tra gli autori artisti come Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. Un incontro attesissimo dai numerosi fan della Pausini che, come annunciato dal suo staff, pur avendo i minuti contati spera di poterli salutare prima di andare via da piazza L’Unione Sarda a Cagliari che, nel mentre, si sta preparando al meglio per un grande appuntamento pronto a lasciare il segno. La tappa a Radiolina si inserisce nel lungo radio tour che l’artista sta portando avanti proprio in occasione del trentennale della sua carriera, coinvolgendo le radio locali come accadde quando vinse con il brano “La solitudine” il Festival di Sanremo nel 1993 nella sezione “Nuove Proposte”.

L’inizio di tutto

Un brano che ha segnato ben più di una generazione, con un inizio iconico come «Marco se n’è andato e non ritorna più», culminato in un ritornello che, chiunque, almeno una volta ha cantato. Quel struggente «chissà se tu mi penserai, se con gli amici parlerai» colonna sonora di storie d’amore, magari non terminate nel migliore dei modi, ma che è sempre bello ricordare. Sarà una chiacchierata ricca di aneddoti dove, oltre al nuovo brano, non mancheranno alcuni tra i suoi più grandi successi come “Scatola”, “Vivimi”, “Come se non fosse stato mai amore” e, per l’appunto, “La solitudine” da cui tutto è cominciato quella notte del 27 febbraio di trent'anni fa quando, accompagnata dal Maestro Maurizio Tirelli, trionfò sul palco dell’Ariston davanti a Gerardina Trovato, premiata da Lorella Cuccarini e da Pippo Baudo.

Il sogno

E pensare che, all’epoca, la musica non era ancora una professione bensì il sogno di poter rendere la propria passione qualcosa di più. All’epoca, Laura Pausini frequentava ancora la scuola, il brano contenuto nel disco “Laura Pausini” fu registrato per di più la notte, così da permetterle di frequentare le lezioni. Il suo è un percorso che affiora le radici nella metà degli anni ’80 quando accompagnava il padre Fabrizio nei locali della riviera romagnola, e che l’ha portata a vendere 70 milioni di dischi, oltre a conseguire riconoscimenti come il Grammy Award, prima donna italiana nella storia, l’8 febbraio 2006 allo Staples Center di Los Angeles per il disco, pubblicato nel novembre 2004, “Escucha” – a distanza di quasi mezzo secondo da Domenico Modugno – e che ha sancito per lei un cambiamento netto rispetto al passato, con testi più rivolti al sociale e una visione dell'amore più matura, il tutto arricchito da testi di Biagio Antonacci, Vasco Rossi, Gaetano Curreri ma anche Madonna che le cedette il brano “Like a flower” diventato “Mi abbandono a te”.

“World Tour 2023/24”

Istanti indimenticabili che, però, non rappresentano per la Pausini un punto di arrivo ma anzi: infatti, il 26 e il 27 febbraio è stata protagonista in ventiquattr'ore di “#Laura30” ovvero una maratona live da record tra New York, Madrid e Milano: 3 città simbolo che hanno fatto da cornice al suo ritorno dal vivo a distanza di 5 anni dalla tournée per il suo ultimo album “Fatti sentire”. E se si parla di farsi sentire, Laura Pausini è pronta a farlo con un “World Tour 2023/24” che la vedrà impegnata tra l’Italia, l’Europa, il Sud America – da sempre uno dei luoghi in cui ha raccolto più consensi – e gli Stati Uniti: comincerà con 5 date di anteprima, la prima sarà il 30 giugno in piazza San Marco a Venezia, poi sarà la volta della data zero a Rimini l’8 dicembre che anticipa l’avvio ufficiale quattro giorni dopo a Roma. Un tour non solo celebrativo ma che guarda al futuro con speranza. Una speranza che Laura Pausini, fresca di nozze con Paolo Carta celebrate il 22 marzo a Solarolo, non ha mai perso e che, ancora oggi, costituisce linea guida da seguire per proiettarsi verso nuovi, e avvincenti, orizzonti.

Mattia Lasio

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