D opo il botto di Air Italy, Christian Solinas rilancia la compagnia regionale senza ragione. C'è chi l'ha già battezzata: Air Sardinia. Già vista. Nel 1985 infatti l'oristanese Corradino Corrias, rientrato dalle Seychelles, fondò la “Air Sardinia”, base a Tortolì. I Quattro Mori impressi nelle ali dei velivoli per quattro anni volarono su Cagliari, Alghero, Olbia, Bergamo, Firenze e Roma. Nel 1990 la compagnia molla, schiantata dai conti ma anche dalle promesse a vuoto della Regione con Mario Melis presidente. Negli ultimi 20 anni sono fallite 16 compagnie con falò di centinaia di milioni e penosi strascichi giudiziari. In questo settore ci hanno provato tanti, più o meno esperti e più meno danarosi, ma i flop hanno superato di gran lunga i successi. Il settore è ancor più delicato per la Regione che tra i suoi compiti ha di sicuro quello di far volare l'Isola nel resto del mondo senza per forza invischiarsi in una compagnia a capitale pubblico. Per gli esperti sarebbe un pauroso bagno di sangue. Che poi a pilotare l'operazione sia la Sfirs, finanziaria regionale, è soltanto un particolare che non cambia la sostanza. Partendo dalle ali di cera di Icaro è bene far tesoro delle esperienze per non pentirsi poi, quando “Volare” resterà il sogno di sempre e solo una canzone per tutti.

ANTONIO MASALA
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