Variante inglese, l'italiana contagiata è una 007: "Sta bene" Tre ipotesi sulle origini del ceppo

Sta bene la "paziente 1" contagiata dalla nuova variante britannica del virus Sars-Cov-2 che sta mettendo in allarme le cancellerie di tutta Europa.

La donna, una quarantaduenne romana, è una 007 che lavora all'Aise, i Servizi segreti esterni. Ora è in isolamento assieme al compagno, 45enne di origini britanniche ed ex ufficiale dell'esercito.

Entrambi sono positivi e asintomatici ma la mutazione riscontrata sul genoma del virus è stata finora verificata soltanto su di lei, che ha un'alta carica virale.

I genetisti dell'ospedale militare del Celio hanno sequenziato il genoma proprio per scongiurarne la diffusione nel nostro Paese.

CONTROLLI ESTESI - Prima della decisione di ieri di sospendere i collegamenti con la Gran Bretagna, sono stati diversi gli italiani che hanno fatto rientro dal Regno Unito.

I controlli sono scattati nei confronti di una serie di altri malati ritenuti "sospetti", da Bari a Palermo fino a Trieste. All'ospedale Spallanzani di Roma è stata avviata la procedura per l'isolamento della sequenza del virus e si avranno nei prossimi giorni i risultati degli accertamenti in corso per stabilire se anche il passeggero arrivato nelle ultime ore a Fiumicino, un giovane medico positivo al Covid, possa essere stato contagiato dal nuovo ceppo.

Eventualità invece scongiurata per un altro passeggero ieri atterrato a Ciampino e risultato negativo al test molecolare di convalida.

A Trieste sui primi 90 passeggeri atterrati nelle ultime ore e provenienti da Londra, uno di loro - un italiano - è risultato positivo: oltre agli accertamenti più approfonditi su quest'ultimo, a tutti gli altri verrà imposta la quarantena. E' di tre tamponi positivi e due dubbi invece il bilancio dei test molecolari sui 134 passeggeri e sei componenti dell'equipaggio del volo atterrato a Palermo. A Bari sono due i casi positivi arrivati dalla Gran Bretagna nelle ultime due settimane, tra cui quello di una ragazza 25enne rientrata con la febbre giovedì scorso su un aereo molto affollato. Infine dopo l'atterraggio a Capodichino, lo scalo di Napoli, in sette sono risultati positivi.