Ha usato un referto manomesso per convincere i suoi dipendenti che era negativo al Covid-19 e farli tornare al lavoro.

Per questo un imprenditore 50enne è stato denunciato a Roma dalla polizia. Dopo gli accertamenti è risultato contagiato uno dei lavoratori.

La positività al Covid di uno dei due titolari e di un dipendente di un'azienda del quartiere Aurelio/Monteverde aveva gettato nel panico gli altri tre lavoratori i quali, così come il socio del malato, si erano sottoposti subito al previsto tampone. I dipendenti, risultati tutti negativi, hanno chiesto al titolare di conoscere anche l'esito del suo test: lo stesso, dopo qualche reticenza, ha inviato loro, tramite whatsapp, la foto di un referto che lo dichiarava negativo. Visto ciò l'azienda, che opera nel settore commerciale, fin dall'inizio del mese ha ripreso a funzionare regolarmente ed i dipendenti hanno continuato a lavorare a stretto contatto con il titolare.

Gli investigatori del Distretto Aurelio, diretto da Alessandro Gullo, hanno però deciso di approfondire la questione: i poliziotti hanno acquisito presso una vicina struttura sanitaria il vero risultato del tampone, ossia quello con la positività al Covid-19, ed il relativo consenso informato debitamente sottoscritto dal cinquantenne che, tra le altre cose, lo obbligava all'isolamento domiciliare. Tale documento era identico, salvo nella parte manomessa, a quello inviato nel gruppo whatsapp per far tornare i dipendenti al lavoro. Il titolare è stato denunciato in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria. I dipendenti hanno ripetuto il tampone e uno dei tre è ora positivo al Covid-19.

(Unioneonline/F)
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