"È fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati dal comune in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute".

E' un'altra delle disposizioni contenute nel nuovo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per arginare l'epidemia di Coronavirus in Italia.

Viene modificata la prima quello dell'8 marzo scorso, che consentiva ai cittadini il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

La nuova disposizione crea ancora qualche dubbio, soprattutto per quel che concerne le aree metropolitane: sono da considerarsi un solo agglomerato o Comuni differenti?

I nodi dovrebbero essere sciolti nelle prossime ore.

Restano invece saldi i principi degli spostamenti per inderogabili motivi di lavoro o di salute.

I primi effetti delle nuove norme hanno prodotto già effetti a Milano, dove quasi 150 persone sono state fermate dalle forze dell'ordine nel corso di controlli alla Stazione centrale di Milano: volevano prendere treni verso Sud senza motivi considerati validi.

Una sorta di mini-esodo come quello incontrollato di una settimana fa che ha fatto aumentare i contagi da Covid nelle regioni meridionali.

(Unioneonline/l.f.)
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