Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, e rispettivamente l'ex presidente del Cda nonché amministratore di fatto e il direttore generale della Banca Popolare di Bari, sono finiti agli arresti domiciliari a seguito di un'indagine della Guardia di Finanza.

A loro sono contestati, a vario titolo, i reati di falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza.

L'interdizione ad esercitare per 12 mesi l'attività di dirigente di istituti bancari e di uffici direttivi di imprese è poi stata disposta anche per Vincenzo De Bustis Figarola, ex amministratore delegato della Banca Popolare di Bari. Questi è stato Dg della banca dal 2011 al 2015 e dal dicembre 2018 fino al commissariamento. De Bustis risponde di un episodio di falso in bilancio e di falso in prospetto.

Le complesse e prolungate indagini condotte dai finanzieri ed eseguite anche con l'ausilio di consulenti tecnici nominati dalla Procura della Repubblica, hanno portato alla luce molteplici condotte illecite compiute attraverso l'esposizione nei bilanci di esercizio di fatti non corrispondenti al vero, l'omissione di

rilevanti informazioni nella redazione dei prospetti informativi diffusi in occasione della offerta pubblica di acquisto di nuove azioni, l'ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza svolte dalla Consob.

In particolare, accertate e contestate molteplici gravi e continuate condotte fraudolente finalizzate alla esposizione nei bilanci di esercizio relativi alle annualità 2014, 2015, 2016, 2017 e nella semestrale 2018 di dati non veritieri volti a occultare perdite di rilevante entità subite dall'Istituto bancario. Obiettivo era "gonfiare" il patrimonio della banca ingannando così soci e pubblico sulla reale situazione dell'Istituto di Credito.

Effettuate nell'ambito dell'inchiesta anche 17 perquisizioni fra Bari, Roma Milano e Bergamo.

(Unioneonline/v.l.)
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