È rimasta senza risposta la principale domanda che la delegazione di Sardegna Pulita aveva in serbo oggi per i funzionari della Uama, l'Unità Autorizzazioni Materiali Armamento che anche attraverso un Comitato Consultivo formato da vari dicasteri, rilascia le autorizzazioni per le esportazioni belliche italiane: "A quale quadro normativo fate riferimento per autorizzare la Rwm spa a vendere bombe sarde ad un paese in guerra come l'Arabia Saudita?".

"Non è dato saperlo", osserva Angelo Cremone, portavoce dell'associazione che nei giorni scorsi aveva inviato all'autorità nazionale una richiesta d'incontro che è stata seccamente bocciata con poche parole: "No grazie, non possiamo".

I manifestanti hanno comunque tenuto oggi un sit-in piazza Farnesina a Roma (sede appunto della Uama) al quale hanno preso parte anche le associazioni romane "Donne in nero" e "No War".

"È questa la trasparenza più volte sbandierata dal Governo?", si domanda Cremone che ricorda anche che "il no alle esportazioni belliche verso paesi belligeranti è contenuto, al capitolo 12, nel contratto di Governo siglato da Cinquestelle e Lega in quanto avrebbe ripercussioni sul fenomeno migratorio".

Il mancato incontro di oggi non fa comunque desistere gli antimilitaristi che anche di concerto con le sigle romane hanno intenzione di organizzare prossimanente una grande manifestazione davanti a Montecitorio. "Il Governo deve venire allo scoperto su questa questione, non potrà nascondersi in eterno" conclude Angelo Cremone.
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