Una bandiera attaccata a un gruppo scultoreo del 1885: capita al monumento-simbolo di Iglesias, quello dedicato a Quintino Sella e che ha segnato anche il debutto nell'Isola di Giuseppe Sartorio, fra i massimi scultori dell'Ottocento sardo.

La manifestazione contro il bullismo svoltasi questa mattina nella cittadina sarda si è conclusa con una bandiera della pace legata alla gamba del minatore che scolpisce il mezzobusto dello statista piemontese.

"Non è possibile - spiega Francesco Cherchi, studioso autore di una delle più dettagliate ricerche su Sartorio - che il Comune permetta azioni di questo genere su un monumento che è già dichiarato in stato precario di conservazione tanto che c'è la richiesta per la progettazione del restauro. Non discuto la bontà della manifestazione ma non si può mettere in pericolo il patrimonio della città. Ho fatto le mie osservazioni ai promotori dell'iniziativa e mi è stato risposto che era tutto autorizzato".

Sorpreso anche l'assessore Simone Franceschi: "Non sapevamo - conferma - si dovessero appendere bandiere o altri oggetti sul monumento, è stata autorizzata la manifestazione, faremo rimuovere la bandiera".

Non è la prima volta che la statua al centro di piazza Sella, il salotto buono iglesiente, è oggetto di iniziative creative: intorno a sé ha visto arrostire vitelli o collocare bagni pubblici per sagre, qualche anno fa, e a carnevale alcune maschere-acrobate, durante uno spettacolo, si erano arrampicate sul monumento.

Recentemente è anche caduta parte della corona di quercia bronzea che sta alla base del mezzobusto di Sella. Era stata ritrovata nell'aiuola sottostante.

"Il problema è che manca il controllo", chiarisce Gian Marco Eltrudis, presidente della commissione comunale Patrimonio che porterà il caso insieme alla tutela dei beni della città in consiglio comunale. Da tempo è obliterata anche la targa dedicatoria dell'opera: è coperta dalla buganvillea che cresce indisturbata senza una potatura e nonostante un appello sia stato lanciato dal 2013 nel best seller dei geologi Lorenzo e Luciano Ottelli, un'opera - "Piccole storie di uomini e miniere dal passato" - che riprende in chiave attuale il "Voyage" di Alberto Ferrero della Marmora.
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