Il maltempo ha condizionato il percorso e il numero dei gruppi partecipanti: solo 19 sui 64 iscritti, mentre le pariglie del pomeriggio sono state annullate. La stessa manifestazione ha rischiato di saltare a causa della pioggia battente. Alla fine il sindaco, Gianfranco Ganau, d'accordo con i 19 gruppi folk che avevano deciso comunque di sfilare, ha dato il via alla Cavalcata. Solo una ragazza è riuscita ad aprire il corteo in sella al suo cavallo, poi il maltempo ha avuto la meglio anche sui più coraggiosi.

E' stato comunque uno spettacolo di colori con i preziosi costumi della tradizione di Ittiri e le maschere di Orotelli, Ottana e Mamoiada, ma anche del Cagliaritano. Ha sflilato anche il gruppo ospite della Catalunya (Spagna) con un costume usato nei balli gitani e rimasto ben radicato nella regione del Valles. Balli e cori previsti nel pomeriggio in Piazza d'Italia verranno anticipati alle 17 e ospitati al coperto al Teatro Verdi. Finale di festa con sorpresa: nelle tribune delle autorità - con il sindaco c'erano gli assessori regionali del Turismo e della Cultura, Crisponi e Milia - sono comparse all'improvviso 4-5 Drag Queen in abiti della tradizione sarda 'rivisitati' con tacco 12, capigliature improbabili e trucchi appariscenti. Per loro un piccolo show con passerella in tribuna e distribuzione di dolci: un modo per ricordare la giornata internazionale contro l'omofobia.

La Cavalcata sarda, appuntamento irrinunciabile del maggio sassarese, affonda le sue radici storiche nel lontano 1899, anno in cui si svolse la prima sfilata organizzata in onore della visita in città del re Umberto I e della regina Margherita. La manifestazione rappresenta, insieme alla Festa dei Candelieri, l'evento turistico più importante della città.
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