Non c'è ancora chiarezza sulla morte del giornalista Jamal Khashoggi entrato il 2 ottobre nel consolato di Istanbul (Turchia) per sbrigare alcune pratiche e mai più uscito.

L'ipotesi più accreditata è che l'uomo sia stato ammazzato da una squadra di agenti giunti appositamente da Riad. Le autorità turche sono sicure: Khashoggi è stato torturato e decapitato.

E a testimoniare tutto ciò c'è anche un audio registrato all'interno del consolato con particolari raccapriccianti ora in possesso del giornale turco Sabah: la violenza, durata sette minuti, sarebbe stata terribile, con gli aggressori che avrebbero indossato delle cuffie per non sentire le urla dell'uomo.

Alla base della tortura il fatto che Jamal collaborasse anche con il Washington Post e sapesse delle cose scomode.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, vuole vederci chiaro: "Entro fine settimana si saprà la verità. Devo entrare in possesso dell'audio". E proprio per questo ha inviato Mike Pompeo a Riad (Arabia Saudita), con la quale gli Stati Uniti hanno ottimi rapporti per la lotta al terrorismo.

Il segretario statunitense oggi sarà ad Ankara per incontrare il presidente Erdogan.

(Unioneonline/M)
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