La mente dell'attentato di Barcellona era un informatore degli 007 spagnoli.

La notizia, riportata da "El Pais" e confermata da fonti del Cni (il "Centro nacional de inteligencia"), riguarda l’imam di Ripoll, Abdelbaki Es Satty.

Era lui il capo del gruppo jihadista che, lo scorso 17 agosto, sferrò due attacchi in Spagna: uno a Barcellona, dove un camion si lanciò sulla Rambla. Un secondo, nella notte, a Cambrils, dove cinque terroristi attaccarono la gente che passeggiava sul lungomare.

In totale morirono 15 persone e 134 rimasero ferite.

Anche l'imam rimase ucciso, prima ancora che gli attentati venissero messi a segno: morì nell’esplosione del covo usato dalla cellula terroristica durante la preparazione delle stragi.

Il suo progetto, però, era un altro: farsi esplodere in un attacco kamikaze ancora più grave, davanti alla Sagrada Familia.

Stando alle prime informazioni, l'uomo fu avvicinato mentre era in carcere nel 2014 per traffico di droga. Non è chiaro per quanto tempo collaborò con i servizi segreti.

(Redazione Online/D)

L'ATTENTATO A BARCELLONA:

L'ATTACCO A CAMBRILS:

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