"Perché vuoi uccidermi?"

Così Sara Di Pietrantonio scriveva in un messaggio su Facebook a quello che sarebbe diventato il suo carnefice, l'ex fidanzato Vincenzo Paduano, che ha confessato di averla strangolata e bruciata viva nella sua auto alla periferia di Roma nel maggio del 2016.

Una scoperta che aprirebbe nuovi retroscena sull'omicidio della studentessa 22enne romana: non si tratterebbe dunque di un raptus, ma di omicidio premeditato.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, i due avevano avuto una relazione "normale" fino a metà del 2015.

Poi, dopo che la ragazza aveva baciato un suo ex a una festa di compleanno, si era scatenata la gelosia di Paduano, che in un'occasione l'avrebbe anche presa a sberle davanti agli amici.

Allora la ragazza aveva deciso di lasciarlo. Il giovane però continuava a perseguitarla con sms e messaggi.

Ne era ossessionato, tanto da scrivere su Facebook, la notte prima dell'omicidio: "Quando il marcio è radicato nel profondo ci vuole una rivoluzione, tabula rasa. Diluvio universale".
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