Matteo Salvini tira dritto sul piano “salva-casa”, assicurando che «appena sarà pronto sarà un guadagno per tutti». Non un «premio per chi ha la villa in Sardegna o quella abusiva in zona sismica o in riva al fiume» – ha sottolineato il ministro – ma delle disposizioni che riguardano «difformità interne».  Le norme sulla sistemazione delle irregolarità edilizie allo studio del ministero delle Infrastrutture, di cui si è discusso molto in questi giorni, «non sono un condono», sottolinea ancora Salvini.

«Voglio chiarire che queste proposte su cui stiamo lavorando le abbiamo elaborate con gli ingegneri, con gli architetti, con i notai, con gli agenti immobiliari, con i sindacati. Riguardano tutto quello che è dentro le abitazioni, ovviamente non c’è nessun premio. Si parla di difformità interne che spesso bloccano la vendita o l’acquisto di una casa, come una piantina difforme o una finestra posizionata male, che riguardano, secondo le stime degli ingegneri, quasi l’80% delle case degli italiani normalissimi, quindi non la villa in Sardegna», puntualizza il ministro.

E ancora: «Il ragionamento che abbiamo fatto è che piuttosto che abbattere, si va in Comune, si paga ciò che si deve e si torna a poter vendere e acquistare, dal momento che si tratta di questioni interne che non creano problemi urbanistici o ambientali».

(Unioneonline/v.f.)


 

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