A tre mesi dalla scomparsa di Kataleya Alvarez, si continua a indagare per sequestro di persona a scopo di estorsione per il caso della bambina peruviana di 5 anni sparita a Firenze dall'ex hotel Astor, occupato abusivamente, il pomeriggio del 10 giugno scorso.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è quella di una possibile ritorsione per il racket degli alloggi nell'ex Astor, vicenda che ad agosto ha portato in carcere lo zio materno della piccola, Abel Alvarez Vasquez, ritenuto dal gip tra "i più pericolosi" all'interno dell'ex albergo occupato.

Ma non si esclude la possibilità che la bimba sia stata rapita per errore e portata in Perù. Ecco perché i pm hanno ora fatto richiesta di rogatoria nel Paese sudamericano.

Tra le 13 persone che il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e i pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda vogliono ascoltare ci sono lo zio paterno di Kata, rinchiuso nel penitenziario di Lima e un altro detenuto, che nell'aprile 2022 viveva a Firenze. Proprio lo zio ha parlato di una confidenza ricevuta in carcere, secondo cui appunto la piccola sarebbe stata sequestrata per uno scambio di persona.

Chi l’ha portata via, questa è una delle ipotesi, puntava all’amichetta di Kata, quella che si trovava con lei nel giorno della scomparsa. La bambina in questione è figlia della compagna di un uomo con precedenti per droga. Kataleya potrebbe essere stata scambiata per quest'ultima bambina e rapita per una vendetta legata a quella vicenda di droga.

Intanto nei prossimi giorni ci saranno nuovi sopralluoghi all'Astor: i carabinieri, coordinati dalla Procura fiorentina, faranno ispezioni più invasive, anche con operazioni di scavo, nell'immobile di via Maragliano per escludere completamente ogni traccia della bambina. 

(Unioneonline/D)

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