Si potrebbe dire che oggi - il termometro a Milano segna 20 gradi - sia stata la giornata ideale per presentare, alla stampa e agli addetti ai lavori, la 22esima esposizione internazionale della Triennale di Milano, intitolata "Broken nature, Design Takes on Human Survival".

Gli oltre dieci gradi in più rispetto alla media stagionale, infatti, potrebbero essere letti come un chiaro segnale di ciò che non va sul clima e nell'ambiente. Anomalie che rientrano nel tema dell'esposizione che parla di una "natura spezzata", ferita dall'uomo, al mondo che subisce le conseguenze di un eccessivo sfruttamento, avviandosi verso un futuro pericolosamente incerto. E di come l'uomo, il design, la scienza e la tecnologia potrebbero essere una soluzione.

Alla presentazione ha partecipato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato intorno alle 11 al Palazzo dell'Arte dopo l'inaugurazione allo Iulm, e accompagnato dal sindaco di Milano, Beppe Sala e dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

"Può il design farsi carico di ricostituire il rapporto interrotto tra l'essere umano e la natura, di cui è parte integrante e al contempo, spesso, irriguardoso sfruttatore? Non sfuggono l'ampiezza e la complessità del quesito. Ma se esiste un luogo al mondo dove abbia un senso porsi questo interrogativo e lavorare per cercare le risposte, questo è la Triennale, è Milano, è la Lombardia", ha detto il governatore della Lombardia.

"Voglio attivare un dibattito su questi temi - ha invece dichiarato il primo cittadino Sala - per poi andare avanti insieme con azioni concrete. In questo voglio coinvolgere in primis i giovani per ripensare insieme a loro i nostri comportamenti sociali. Anche per questo, qui in Triennale nascerà il nuovo Urban Center, un luogo di confronto e di incontro con i milanesi".

IL TEMA - "Un'indagine approfondita sui legami che uniscono gli uomini all'ambiente naturale e che nel corso degli anni sono stati profondamente compromessi, se non completamente distrutti - questo lo scopo dell'esposizione alla Triennale - 'Broken Nature', analizzando vari progetti di architettura e design, esplora il concetto di design ricostituente e mette in luce oggetti e strategie, su diverse scale, che reinterpretano il rapporto tra gli esseri umani e il contesto in cui vivono, includendo sia gli ecosistemi sociali che quelli naturali".

L'ESPOSIZIONE - La curatrice della 22esima edizione è la sassarese Paola Antonelli, senior curator del Dipartimento di Architettura e Design e direttrice del Dipartimento Ricerca e Sviluppo al Museum of Modern Art di New York, insieme ad Ala Tannir, Laura Maeran e Erica Petrillo.

All'interno del Palazzo dell'Arte si trovano più di cento opere e installazioni che arrivano da più di venti paesi di tutti e cinque i continenti.

E tra sculture, videoinstallazioni e immagini, c'è anche spazio per la Sardegna.

L'ARTE SARDA - Le superifici orizzontali e verticali degli spazi architettonici di "Broken Nature" sono stati realizzati infatti con rivestimenti ed ecomalte Terramia, prodotti in Sardegna con industria 4.0, materie prime a km zero, zero inquinanti, zero petrolio, nelle filiere Edizero Architecture for Peace. Non solo, ospiti nell'ambito dell'esposizione anche l'artigianato di San Vero Milis, che propone cestini i cui inserti in tessuto sono stati colorati con i pigmenti delle alghe (e ancora rivestimenti per le bottiglie, contenitori realizzati con la tecnica dell'intreccio maschile in olivastro e canne, manufatti intrecciati con la fuscella).

E sarà presente anche la maestra del bisso marino, l'artista di Sant'Antioco Chiara Vigo. A lei la Antonelli ha affidato il compito di disegnare uno dei tre premi che saranno consegnati da una giuria internazionale proprio oggi. Si tratta di un’ape d’oro, la Golden Bee, realizzata da Vigo con fili d’oro, seta di mare e lino antico. E a Milano, sarà esposta anche la preziosa tela "Il leone delle donne", un'opera simbolo dell'artista sarda realizzata nel 1996.

Simona Arthemalle

(Unioneonline)
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