Addio all’archeologo Enrico Atzeni, morto all’età di 96 anni, un punto di riferimento degli studi sulla Sardegna più antica. Un lungo cursus honorum. Nato a Cagliari, è stato docente di Paletnologia e Antichità sarde, ha insegnato per oltre quarant’anni, prima al Liceo Artistico “Foiso Fois”, poi nella Facoltà di Lettere e Filosofia, ricoprendo più volte – nel solco di Giovanni Lilliu (di cui fu assistente volontario all’Università) – il ruolo di direttore del Dipartimento di Scienze archeologiche e storico-artistiche e della Scuola di Specializzazione in Studi sardi.

Ha fatto parte della Société Préhistorique Française e dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Ha offerto un contributo essenziale, con la sua attività di ricerca, al recupero e alla valorizzazione della plurimillenaria civiltà protosarda. È stato un faro per generazioni di studiosi.

E i suoi allievi, nel 2017, gli hanno dedicato a Cagliari il convegno internazionale “Indagare il passato. Giornate di studi di Preistoria e Protostoria in onore di Enrico Atzeni”, organizzato, tra gli altri, da Carlo Luglié, scomparso tragicamente nello scorso mese di agosto. «Le sue indagini sono innumerevoli», sottolineano gli archeologi che hanno raccolto la sua eredità, «come pure i suoi scavi e le pubblicazioni riguardanti siti e tematiche di straordinario valore, diventati pilastri portanti nella definizione della nostra storia plurimillenaria».

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