Oggi su Ricette sarde, parliamo di una ricetta semplice molto diffusa soprattutto nel Campidano: le patate a sa schiscionera.

Per conoscerla, abbiamo contattato Simona Usai dell’agriturismo "Fattoria Floris" di Siliqua.

IL SIGNIFICATO

«È una ricetta tradizionale conosciuta in tutta la Sardegna ma soprattutto nel cagliaritano. Prende il nome dal tegame in cui venivano preparate, sa schiscionera, che poteva essere un tegame alto di coccio o di ferro smalto».

GLI INGREDIENTI

«Qualsiasi varietà di patate, olio EVO, prezzemolo, aglio, sale quanto basta, da bilanciare eventualmente con del pomodoro secco».

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COME PREPARARE DELLE OTTIME PATATE A SA SCHISCIONERA

«Innanzitutto, si fa scaldare in un tegame alto (sa schiscionera) dell’olio EVO. Poi con le patate si fanno dei cubetti di 1,5/2 cm, anche a seconda del gusto personale. Si fanno rosolare per 3-4 minuti in modo che inizino quasi ad attaccarsi sul fondo, poi con un mestolo di legno si girano per staccarle un po’ e si continua a rosolarle. In questa fase non si aggiunge nulla. Quando ci si accorge che le patate sono leggermente rosolate, si aggiungono del prezzemolo e dell’aglio precedentemente tritati fini in contemporanea, una volta che le patate sono diventate più morbide e per evitare che si attacchino viene aggiunta un po’ d’acqua. Consiglio di aggiungere aglio e prezzemolo solo a questo punto della cottura in modo che l’aglio non si rosoli e quindi si bruci, acquisendo un gusto fastidioso. Personalmente non aggiungo molto sale perché preferisco mettere piccoli pezzi di pomodoro secco, ma è una variante che segue il gusto personale. Una volta che la cottura è a buon punto, si aggiunge un po’ di acqua, che non deve però superare il livello delle patate, altrimenti diventa un piatto troppo brodoso. Si copre quindi il tegame, si controlla dopo 15/20 minuti ed essendoci l’acqua non c’è bisogno poi di rimestarle continuamente. Se dopo 15/20 minuti, le si punge con una forchetta e questa entra facilmente nelle patate, significa che sono cotte. Si può eventualmente aggiungere un po’ di sale e sono pronte.

È un’ottima ricetta che può accompagnare non solo i secondi di carne invernali, ma anche quando c’è più caldo in primavera e in estate, le si può servire più fredde, a temperatura ambiente o tiepide, accompagnandole a delle uova sode, tonno sott’olio, o anche del pollo grigliato, per ottenere una bella insalata estiva a base di patate. Insomma, è un contorno che va bene per tutte le stagioni: semplice da preparare e molto gustoso».

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