Oggi su Ricette sarde, parliamo della preparazione di un digestivo diffuso in tutta la Sardegna: il liquore al finocchietto selvatico.

Per conoscere meglio la ricetta abbiamo contattato Piera Cadinu della ditta “Orgosolo Liquori”.

GLI INGREDIENTI. «Il gambo fresco del finocchietto, non troppo maturo, di circa 10-15 centimetri, che si usa anche in cucina, anche se molti usano solo i semi. Poi alcool, acqua e zucchero».

GLI STRUMENTI NECESSARI. «Solo contenitori in acciaio e un coltellino per raccogliere il finocchietto».

COME PREPARARE IL LIQUORE SARDO AL FINOCCHIETTO SELVATICO. «Una volta raccolto, lo si mette a mollo con l’alcool puro, in piccoli contenitori di acciaio, per circa 25 giorni/un mese. Ci si accorge quando va tolto a seconda di come cambia il colore. Passato questo tempo, si toglie l’infuso che si è formato, a cui si aggiunge lo sciroppo, fatto di acqua e zucchero. Si miscela tutto insieme, lo si lascia riposare e poi lo si imbottiglia».

IN CHE PERIODO SI RACCOGLIE IL FINOCCHIETTO SELVATICO? «Il finocchietto viene raccolto nel periodo di marzo/aprile, se c’è siccità tarda a maturare; quindi, è necessario che abbia piovuto almeno un po’, per poter fare una bella raccolta».

COME RACCOGLIERE E CONSERVARE IL FINOCCHIETTO SELVATICO? «È molto semplice raccoglierlo, basta un coltellino, si taglia in modo abbastanza artigianale, non ci sono altri modi per farlo. Noi inoltre non facciamo grandi lavorazioni in modo da riuscire a mantenere una qualità alta. È una pianta che si trova in tutta la Sardegna, in Barbagia ne abbiamo tantissimo.

Lo imbottigliamo quasi subito; a casa è meglio metterlo in un luogo fresco e prima di consumarlo è meglio lasciarlo un po’ nel frigorifero, ma senza che diventi troppo freddo: in quel caso non si sentirebbero i profumi. Quindi consigliamo di berlo leggermente fresco, soprattutto d’estate. In questo modo sprigiona tutti i profumi. È un digestivo, quindi lo si può consumare dopo i pasti».

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