Vivere in un'Isola può cambiare il nostro modo di concepire le relazioni amorose?

Sì, secondo Vera Slepoj, psicologa e autrice di pubblicazioni scientifiche, che - senza voler generalizzare - espone in Sardegna la sua teoria, corroborata da anni di esperienza sul campo.

"Sicuramente - dice ai microfoni di Videolina - la stessa conformazione fisica dell'Isola, appunto, isola. Essere circondati dall'acqua rende difficili le relazioni interpersonali e soprattutto gli innesti di novità e di cambiamento".

"Sostanzialmente chi è in un Isola tende a restringere lo spazio, anche lo spazio affettivo: l'amore diventa totalità, simbiosi, ossessione, dipendenza o una sorta di idealità. Il culto del femminile fa sì che in qualche modo nell'amore ci sia la destinazione della continuità della specie ma anche della propria sopravvivenza".

"Ma l'amore - chiosa - non è totalità. È un evento, che consente all'individuo di contemplare la vita dell'altro come importante e significativa nella propria. È una grande forma di altruismo e di cambiamento".

(Unioneonline/D)

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